venerdì 23 gennaio 2009

L' ULTIMO HAIKU

Mi sono ammalato in viaggio.
I miei sogni vagano
per i campi spogli.

(Matsuo Bashoo)

Sono le due del mattino del 9 ottobre 1694. Bahoo compie il suo ultimo viaggio verso Ueno. Ha 51 anni. É stanco, cieco, non si regge più in piedi. Il suo miglior amico e discepolo, Jutei, è morto da poco, nella casa che Bashoo gli aveva regalato. I suoi seguaci lo portano in barella e sdraiato inizia a dettare, in un ultima fiammata poetica, quello che sarà il suo ultimo componimento. "Questa è l'ultima delle mie ossessioni" dirà. Tre giorni più tardi, il 12 ottobre, spirerà serenamente accanto ai suoi allievi.
Esattamente 100 anni dopo la morte, la religione scintoista prima e la corte imperiale poi, lo onorerà, unico tra i poeti giapponesi, con il titolo di "haisei" ovvero il "Santo degli Haiku".

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