mercoledì 24 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Quattordicesima

SEZIONE A - POESIA ADULTI IN LINGUA ITALIANA

EL PERFUME DE LA ROSA

Primo Premio

IL MIO NIDO, LA MIA ROSA
               (da questo letto d’ospedale)

                                          […] Volubil che l’onda che ammorza
                                                  Ne l’onda volubile smorza…
                                                  Ne l’ultimo schianto crudele…
                                                 Le vele le vele le vele […]
                                                                Dino Campana “Barche Amorrate”

Migra il mio desiderio, per ogni dove
parando, brancolando.
Come pagine, gli specchi si strappano,
non contengono più il mio sguardo.
Ed io non oso cercare nella selva
di letti e rughe e pelle consumata
il mio nido, la mia rosa, i giorni contati.

Mi viene appresso quel tanto
d’oscurità che né fuoco, né vie di fuga
basterebbero a liberare.
E sempre con me, immancabile
resta la paura tessuta a filo stretto coi sogni.
Il baccano che fanno ali dentro una gabbia,
tirando a sorte le ore, l’eternità.


Autore: Bruno Centomo - Vicenza

Con questa poesia finisce la pubblicazione dei poeti premiati nel IV concorso di Poesia "Roberto Fertonani". Ci rivedremo con la pubblicazione del prossimo bando che uscirà nella primavera 2012.

martedì 23 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Tredicesima

SEZIONE A - POESIA ADULTI IN LINGUA ITALIANA


Corciano in notturna


Secondo Premio

UNA SERA

Hanno smesso di suonare
quaggiù tra le brume
le fauci, gli altari,
i cappelli che ghermivano il colore.
Affaccio su un limbo di ferro
che forgia coltelli villani
e canaglie urlatrici a dozzine:
insonni, attossicatrici del cuore.
Disseto il mio gioco tirando alla fune;
ondeggia il bronzeo latte verticale
dispensatore di ansie, attese:
battigie
lune speculari
di un sogno in camicia di forza
da ripudiare
come il sonno:
oblò da ricacciare
in un acquario senza fine.

Autore: Giuseppe Mandia - Corciano (PG)

...continua

lunedì 22 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Dodicesima

SEZIONE A - POESIE ADULTI IN LINGUA ITALIANA

torrente Lemina

Segnalazione

ULTIMO SORSO

finita la corsa di furioso torrente
bevo amabili sensi dal cavo delle tue mani

ultimo respiro di luce ad annunciare la sera
che scorre lentamente alla sua foce

e mentre mi saluta il viale
con un volto di foglie arrugginite

sale nella valle distesa dei miei occhi
una nebbia di mattine antiche

Autore: Enrico Sala -  Albiate (MI)


preghiera

Segnalazione

ORA, A DISTANZA DI GIORNI…

Hai poggiato la testa sulla mia spalla
mandando in avanscoperta, timida,
piccoli seni:
colline accarezzate,
baciate, conquistate.

N’è scaturito un brivido, un sussulto,
un canto antico: languido, intonato.

Ora, a distanza di giorni
(presto saranno mesi, anni…),
per mantenere vivo il suono
del tuo bel canto,
sentire pelle su pelle,
alito, pianto,

per restituire a quel bel sogno, forma,
non c’è che una preghiera:
“Torna !”.
 Autore:  Alessandro Bertolino - Torino
Winter Magic - Yosemite National Park, California
Segnalazione
  
DI NUOVO RISORGE L’ALBA

Di nuovo risorge l’alba,
fenice sulle ceneri
della notte,
esplode sugli ultimi lembi
di nebbia,
sui coni gelati
delle pigne,
sui nidi pietrificati dei passeri
e degli uomini,
su comignoli lacerati dai respiri
dei termosifoni,
sulle chiome scalpate
dei campi.
La mia aurora non risorge
al mio risveglio,
vive di un ciclo disordinato
e cupo,
di un coma dolce e pigro
dello stomaco,
di un letargo caro ai sentimenti,
di un foglio bianco e spoglio
alle parole.
Il disgelo tardivo ad arrivare,
stratifica ghiaccio statico
e intenzioni,
esaltazione dell’immobilismo,
non segue la rotazione della terra.
E ansiosa quanto ardita,
rinuncia la mia primula
a far breccia.

Autore: Marco Mezzetti - Bologna

... continua

martedì 16 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Undicesima

SEZIONE B - POESIE IN VERNACOLO

Rimorchiatore in porto.

Primo Premio
SÉRCIO `NRUZEMÌ
Drìoman che se svizìna `l pòrt
E sta vècia barca `n cit encarolada
La taca a scriciolar per rèumi ai snòdi
Vegnudi ruzenóni, me par che
De soportar se devénta `n mìgol pu bòni.

De nòt, quan che `l silènzio
`l se fa put spés e se pèrde i penséri
drìo a véce stòrie che no le masna pu,
me védo tant che marionéta,
comparsa de `n gran spettacolo
che se sa zamài adès com `l finirà.

E seànca che la vernìs l’à za tacà
da `n pèz a vegnìr via a scàie,
`ntél silènzio ch l’è ancór el parlar
pu s’cèt, se sénte fòrt la vóze del còr
a coertar el clich de n`archét :
quél sércio `nruzemì che adès se sèra
`nsèma al sipari de sta vècia sèna.

Autore: Guido Leonelli - Calceraniga al Lago (TN)


Dreaming of the sea


TRADUZIONE
CERCHIO ARRUGGINITO
Via via che si avvicina il porto
e questa vecchia barca un po’ tarlata
comincia a scricchiolare per reumatismi alle giunture
che hanno fatto la ruggine, mi sembra che
di sopportare si diventi un po’ più capaci.

Di notte, quando il silenzio
si fa più denso e si perdono i pensieri
dietro a vecchie storie che non macinano più,
mi vedo come una marionetta,
comparsa di un grande spettacolo
che si sa già ora come finirà.

E sebbene la vernice abbia già cominciato
Da un pezzo a venir via a scaglie,
nel silenzio che è ancora il parlare
più schietto, si sente forte la voce del cuore
a coprire il clic di una tagliola:
quel cerchio arrugginito che adesso chiude
assieme al sipario di questa vecchia scena.

... continua


venerdì 12 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Decima

SEZIONE B - POESIE IN VERNACOLO


alba alle bolle

SECONDO PREMIO

INT L’ÀTOM CH’A-M S-CID

Aj’ho strusciê ža nench tröp de’ mi temp
in blânza fra me stes e la sustânza
dal fazèndi  ‘d ste’ mònd
adës lasim
armulinê’
eŝestar
insugnê’
a e’ lémit d’un dmân
ch’u-n cnos cunfen aparent
e fórsi int l’àtom ch’a-m s-cid
a sarò e’ cunej biânch imažinêri
che e’ zarlatân’ e’ cata int e’ zilèndar.

Autore: Paolo Borghi - Marina di Ravenna (RA)


Risveglio

Traduzione

NELL’ATTIMO DEL RISVEGLIO

Ho sprecato anche troppo del mio tempo
in bilico fra me stesso e la sostanza
delle faccende di questo mondo
ora lasciatemi
fantasticare
esistere
sognare
ai limiti di un domani
che non conosce confini apparenti
e forse nell’attimo in cui mi sveglio
sarò il coniglio bianco immaginario
che il ciarlatano accatta dal cilindro.


...continua


giovedì 11 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Nona

SEZIONE B - POESIE IN VERNACOLO


North Dakota fog from the North Coast Limited


Segnalazione

POLENTA ANSÀDA

El treno el cor e ‘l taja a mès la ghèba
e lé, dal finistrì,
la varda la campagna ‘mpizolàda
e, che e là, cop ros che i pasa ‘n frèsa.

En chesto dé ‘ntröbiàt, pié de ristesa,
el tèmp pasat ve a gala e la ‘èt sfilà
fómne, coi bigaröi, che spart le ure
a latà pòpi e a erpegà le lòte,
e òm al zuf de ‘na vita tribülàda
che za bunùra j-è nei camp a arà.

Töcc che i sgòba de matina a sera,
per pò senà con rènch, polenta ansada
e’n bilico de rós de la so égna.

I cop i pasa ‘n frèsa e lé amò vèt
nóne che prega e ram de ulif che brüza
per fermà i nìgoi e i gra de la tompèsta
e zènt che scapa, coi fagòcc en ma,
quan che ‘l fiöm el se sgiònfa e ‘l vé de sura.

El treno ‘l sübia e, lé turna a caza.
La ghèba spèsa carga la tristesa.
En ma la g’ha paschècc con ròba buna,
ma stasera
forse la mangerà polenta ansàda.

Autore: Giuliana Bernasconi- Brescia

Alluvione  - 15 dicembre 1952


Traduzione 

POLENTA AVANZATA

Il treno corre e si fa varco nella nebbia
e lei, dal finestrino,
osserva la campagna assopita
e, qui e là, tetti rossi che passano in fretta.

In questo giorno, velato di tristezza,
il passato riaffiora e lei vede sfilare
donne, con grembiuli, che passano le ore
ad allattare neonati e ad erpicare zolle,
e uomini al giogo di una vita travagliata
che all’alba sono già nei campi ad arare.

Tutti che faticano da mattina a sera,
per poi cenare con aringa, polenta avanzata
e una caraffa di rosso della loro vigna.

I tetti passano in fretta e lei rivede ancora
rami di ulivo che ardono e nonne che pregano
per scongiurare i danni della grandine
e gente che scappa, con un fagotto in mano,
quando il fiume si ingrossa fino a tracimare.

Il treno fischia e, lei, ritorna a casa.
la nebbia, fitta, crea nuova tristezza
ha in mano invitanti leccornìe,
ma stasera
forse mangerà ancora polenta avanzata.


Polenta e filo

... continua

lunedì 8 novembre 2010

CONCORSO POESIA "FERTONANI" - Parte Ottava

SEZIONE B – POESIE IN VERNACOLO
rami e foglie neve
Segnalazione

EL SENSO DELLA VITA

Sa rómp un ràm
al peso de la név.
Entùren i fa sìto
j-óter alber, strümicc
i sa contròla. “Sarói
sèc, sarói malàt,
g-àrói assé forsa
per rià a primaéra ?”
El ràm rótt, mórt
de stràchessa
el sa sprofonda
né la név fresca,
desmentegàt de töcc.
Passa un vècio,
capèl de contadì
tiràt fina à le orècie,
pipa en bóca, scarpù
e mantèl bel gréff,
el sa sbassa, el càta sö
el ràm mórt, el pensa
zà a la fiama rossa
che el farà nel camì
e ga rìt j-öcc.

Autore: Raffaello Spagnoli - Castenedolo (BS)

Lot 9 - agfa 31 #13
 Traduzione
 IL SENSO DELLA VITA

Si rompe un ramo
al peso della neve.
Intorno stanno zitti
gli altri alberi, spaventati
si controllano. “Sarò
secco, sarò malato,
avrò forza abbastanza
per arrivare a primavera ?”
Il ramo rotto, morto
di stanchezza
sprofonda
nella neve fresca,
dimenticato da tutti.
Passa un vecchio,
cappello da contadino
tirato fino alle orecchie,
pipa in bocca, scarponi
e mantello pesante,
si abbassa, raccoglie
il ramo morto, pensa
di già alla fiamma rossa
che farà nel camino
e gli ridono gli occhi.

al caldo del focolare!!

...continua

sabato 6 novembre 2010

CONCORSO POESIA “FERTONANI”–Parte Settima

 
SEZIONE B – POESIE IN VERNACOLO
 
Segnalazione

QUEL CH’A RÈSTA

Quel ch’a rèsta di post
ad la me età alşera,
l’è un işula picinina
in d’an mar da furmentun.
Al senter ch’a purtava in curt,
l’è sparì.
Sparì al baiar ad la Dea
in fund a l’èra.
Sparidi li cagnèri di pütlet
e i scanbiet di lügar
andré li rivi di fòs.
Serchi,
tra li predi scumentidi,
i unbri cari dla me gent
e na qual üsta dla me
inucensa urmai perdèsta.
Autore: Massimo Zibordi  - Marmirolo (MN)

In the Wheat Field - Nel campo di Frumento

  
Traduzione

CIÒ CHE RESTA

Ciò che resta dei luoghi
della mia infanzia,
è una minuscola isola
nel mare di granoturco.
Il sentiero che portava alla corte
è scomparso.
Scomparso il latrare della Dea
si margini dell’aia.
Scomparse le risate dei ragazzi
e i guizzi dei ramarri
agli orli dei fossi.
Cerco,
tra le pietre consunte,
le ombre care della mia gente
e vaghe tracce della mia
perduta innocenza.
 
 
Ramarri
…continua

giovedì 4 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Sesta

SEZIONE B - POESIE IN VERNACOLO

Segni 5633

Segnalazione

SENTIERI BATTUTI

Vécchio profilo
sujo i stracco,
accarezzato dagl’anni.

Parla se racconta,
se ricorda ogni cósa,
ancora tè tutto ‘nmente.

Richiama le vacche,
mo le rebbrava,
le conosci una per una pe nome.

‘Na campana batte aglio Velatro. I la ama.

I la mani,
che non se rape ppiù comme ‘na ota, perché a perza la forza,
la passa tremendo tra l’erba,
è ora, è pronta: se refiaciarà. I l’addora.

Chiude j’occhi i se retrova alle fosse glio Piro,
i po  Crugliano, i alla ponta glio Repe Canino.
I a chelle montagni,
gni sta tanto che ‘na toccato jo pete.

I cammina.

I so de sassi i pietre squadrate i pensieri che gli cuccuma jo core,
so le stesse macere c’ha fatte che ‘nteo ppiù chiglio addore.

I reclama: la ‘mpotenzia !
Olaria ancora la forza,
olaria le mani e gli peti giovani i sverdi,
olaria revedè chigli saruni, chelle fiancate,
olarie requete chelle besti abbeverate !

I ‘na lacrima i lucida l’anima i glio stregni.

Se appoggia aglio vastò i se cammina,
se gira ogni tanto verzo l’urdima collina,

i l’aspetta.

Autore: Lucia Longhi - Segni (Roma)

Cattedrale di S. M. Assunta



TRADUZIONE

SENTIERI BATTUTI

Vecchio profilo,
solo e stanco,
accarezzato dagli anni.

Parla si racconta,
ricorda ogni cosa,
ancora tutto in mente.

Richiama le vacche, adesso le incita a camminare,
le conosce una a una per nome.
Una campana batte al Velatro[1]. E la ama.

E la mano,
che non si apre più come una volta perché ha perso la forza,
la passa tremando tra l’erba, è ora, è pronta si falcerà di nuovo. E l’odora.

Chiude gli occhi e si ritrova alle Fosse del Pero,
e poi a Crugliano e alla punta del Repe Canino[2],
e a quelle montagne non c’è tanto che non ha toccato il piede.

E cammina.

E sono di sassi e pietre squadrate i pensieri che gli si agitano nel silenzio del cuore,
sono gli stessi muri a secco[3] che ha costruito che non hanno più quel profumo.

E reclama l’impotenza !

Vorrei ancora la forza,
vorrei ancora le mani e i piedi giovani e svelti,
vorrei rivedere quei fianchi assolati,
vorrei vedere ancora quelle bestie abbeverate !

E una lacrima gli lucida l’anima e lo stringe.

Si appoggia al bastone e s’incammina,
si ferma ogni tanto verso l’ultima collina[4].

E l’aspetta.



[1] Località tipica dei monti Lepini che prende il nome da una pianta autoctona del luogo (Veratrum album ndr). Il nome fa riferimento ai luoghi di battuta delle bestie. Nel gergo pastorale ad ogni zona corrispondeva un nome specifico, non rintracciabile su carta, soltanto tramandato oralmente dagli ultimi del mestiere.
[2] Tutte località della piccola catena pre-appenninica dei monti Lepini.
[3] Il termine muro a secco non rende giustizia al dialetto macèra, tipica recinzione delle nostre zone montuose e scoscese. Vere e proprie opere di architettura, realizzate esclusivamente con pietre abilmente incastonate tra loro e senza la ben che minima ombra di collanti o artifici simili. Solo pochi erano gli esperti in questo lavoro. Il maceraro era prima di tutto un mestiere, poi anche un’arte che all’occorrenza anche il pastore doveva conoscere.
[4] A Segni gli anziani passeggiano a Pianillo (acropoli dell’antica città) da lì si fermavano ogni tanto a guardare la collina dirimpetto dove riposano i nostri defunti (è il cimitero comunale in dialetto J’arberi pizzuti).

Segni 5581

...continua

mercoledì 3 novembre 2010

PREMIO POESIA "FERTONANI" - Parte Quinta

Sezione C2 – “Giovani Poeti” – Poeti di età compresa tra i 12 e i 15 anni

Chicks

Segnalazione
NASCE UN PULCINO

Al sorger del sole,
nasce un pulcino,
è giallo,
è rosa,
è marrone,
come ogni bambino
del mondo.
Io immagino
un mondo
senza i colori
dell’odio,
del pregiudizio,
che coprono
lo sguardo delle persone,
come una nube
di fumo.

Autore: Chiara Bottoli -  San Martino Dell’Argine (MN)

Persisten supersticiones ante eclipse solar en Asia

Segnalazione
VIOLENZA

 Le lacrime e le grida
scuotono il cielo
in un tisico sospiro.
ad ogni percossa
sussurrano i melodici
silenzi di dolore
E l’oblio tinge il mondo
in tinte irrequiete,
nervose.
Anche il sole a volte,
può apparir
nero.

 Autore:  Monica Zelli -  Leonessa (Rieti)

Soffione
Segnalazione
ASPETTERÓ

Aspetterò, fin quando
quei semi da
piccole mani coltivati,
non sbocceranno
in splendidi fiori.
Aspetterò, fin quando
la tua dolce voce
avrà raggiunto
il mio cuore.

Aspetterò, fin quando
l’inverno sarà passato
e il sole potrà
sciogliere la neve,
Aspetterò, fin quando
l’ultima ora
del mondo
sarà suonata.

Aspetterò, e
quando avrò vissuto,
me ne andrò.

Autore: Alessandra Centomo - Sant’Orso (VI)

...continua



















PREMIO POESIA “FERTONANI” – Parte Quarta

Sezione C2 – “Giovani Poeti” – Poeti di età compresa tra i 12 e i 15 anni

17/52 - A Midsummer Night's Dream

Segnalazione

NOVITA` DORATA

Eccoli sono là, i pensieri…
…scivolano sull’arcobaleno.
come macchie di innocenza
coccolo i miei desideri.
Volo e lascio tutto alle spalle
per raggiungere una meta, un soffio.
Con le ali di un angelo
cerco di toccarli,
ma li sfioro soltanto
come l’ebbrezza
sfiora i capelli
con novità dorate:
onde d’aria sfiorano
quei palloncini
simili ai desideri.
Autore: Elena Lorenzini – Sesto San Giovanni (MI)

Twilight Tree Line

Segnalazione
LA LUCE DELLA MIA OMBRA
La luce del giorno glaciale
taglia in scaglie la luce del domani.
Il ghiaccio mi entra nelle vene
come chiodi amari distruggendo
tutti i miei ricordi.
La marionetta del giorno
distrugge la luce vuota
del tempo…lasciandomi solo.

Autore: Fratello Salvi - Sesto San Giovanni (MI)

Silent Night

Segnalazione

DISEGNANDO I SOGNI

Nei silenzi desiderati e scintillanti
della notte fragile,
si socchiude il sorriso di un accenno.
Un mormorio sulla mia mano
guidata dal ricordo
di un sogno,
di quel che ho sognato.
Creando forme, colori e schizzi
indefiniti e infiniti
Senza fermarsi mai
riflette lo spazio,
gioca girando il mondo.
 
Autore: Ying Dong Xiao - Sesto San Giovanni (MI)

martedì 2 novembre 2010

PREMIO POESIA “FERTONANI” – Parte Terza

SEZIONE C2 - “Giovani Poeti” – Poeti di età compresa tra i 12 e i 15 anni

Dreaming while awake

Segnalazione

IL MEDESIMO SOGNO

Eccolo lì,
il medesimo
sogno.
L’eco
del vivere
nel tuo riflesso.
Sorpreso
nell’immaginare
lo sguardo
del viaggio,
sospeso,
senza il groviglio
del dimenticare.

Autore: Ilaria Porto -  Sesto San Giovanni (MI)


Segnalazione

LA SOFFERENZA

La disfatta è la vittoria del demone,
ma Satana nasce dal cielo,
il male è subordinata del bene,
il dolore è l’inizio;
riesce a smembrarti, muoverti
come fossi una marionetta di legno,
fredda al tatto e acerba alla vista
immobile come un aquilone.
Eppure…
È la paura di riperdercisi,
smarrirsi nuovamente
nel dolore
che ti avvicina alla luna,
subordinata del sole.
E l’uomo, subordinato di Dio,
può solo ascoltare,
silenzioso
l’ululato caldo del lupo,
che nobile domina la foresta.

Autore : Nautica Colozzo - Gaeta (LT)

 ...continua

lunedì 1 novembre 2010

PREMIO POESIA “FERTONANI”–Seconda Parte

SEZIONE C1 “Piccoli Poeti” (8-11 anni)

Amicizia

Segnalazione
TI TROVERÒ
Cerco un’amica dal cuore gentile,
che sappia sorridere e anche gioire,
che sappia studiare, ma anche studiare,
che sappia scherzare, ma anche amare.
Cerco un amica che sa rispettare…
E il carattere non giudicare.
Cerco solo un viso sorridente,
se voglio troppo non darmi niente.
Cerco un’amica e un dì la troverò
Che sia perfetta oppure no.

Autore: Giorgia Silveri – Lanciano (Chieti)

Sakura (cherry blossoms)



Segnalazione
RUBA I PETALI AL CILIEGIO
 
E li porta con sè,
il vento leggero
e vola con loro.
Niente lo ferma
mentre vola e porta via;
volando fa musica coi rami.
Sembra uno spirito libero
e suona uno spartito.
Volando senza p:ù fermarsi
suona e se ne va.

Autore: Jing Jing Hu – Sesto San Giovanni (MI)


...continua