domenica 22 settembre 2013

LA PIANTA DEL MESE DI SETTEMBRE

 
BARDANA

Famiglia: Compositae
Nome botanico: Arctium lappa
Sinonimo: Arctium majus
Nome Volgare: Bardana maggiore, Lappola
Descrizione: Pianta bienne, alta fino a 2 metri, foglie ovato-cordate con picciolo pieno; i capolini, grandi 3-4 cm di diametro, portano fiori porporini entro un ricettacolo di squame uncinate e sono raccolte in corimbi. Gli acheni neri hanno un breve pappo di setole. Fioritura: da luglio a settembre. Specie simili sono la bardana minore, Arctium minus e la bardana selvatica, Arctium nemorosum (syn. Arctium vulgare).
Etimologia:
Il nome del genere deriva dal greco “arcteion” che significa “orso” poiché i semi, ricoperti di peli, sono ispidi come il manto di un orso.
Il nome della specie “lappa” deriva dal greco “labein” e significa “aggrappare” in riferimento alle proprietà dei semi.
Il nome volgare di bardana invece deriva dal latino tardo “dardana”, a sua volta derivante dal germanico “daroth” ossia “pungiglione, arpione, dardo” .
Curiosità
Il mondo vegetale ha ideato moltissime strategie per la dispersione dei semi al fine di diminuire la competizione tra i nuovi individui e la pianta madre. Le possiamo raggruppare in tre grandi gruppi:
sistema idrocoro: appartengono a questo gruppo tutte quelle piante che impiegano l’acqua come mezzo di dispersione dei propri semi e frutti. È utilizzato dalle mangrovie, dalle ninfee, dalle noci di cocco e più in generale dalle piante acquatiche;
sistema anemocoro: affidano i propri semi al vento. Essi sono in genere provvisti di ali, come quelli di acero e di tiglio, o di pappi, che li fanno assomigliare a piccoli paracaduti, come i semi di soffione (Taraxacum officinalis);
sistema zoocoro: è il più utilizzato. La dispersione dei semi e dei frutti è affidato agli animali: Alcuni frutti, come quelli di alloro e di vischio, vengono ingoiati dagli uccelli e rilasciati in un altro luogo, a volte molto lontano. Alcuni semi si sono talmente specializzati al punto da germinare solo se “predigeriti”.
Un altro sistema zoocoro è quello di aggrapparsi al vello degli animali. È questo il metodo utilizzato dalla bardana i cui semi sono muniti di fitti peli uncinati.
Nel medioevo si pensava che il succo agisse da antidoto contro il veleno dei serpenti, che lenisse le scottature e agevolasse i flusso di urina. Le foglie erano applicate a infiammazioni e ferite e i frutti prescritti contro i dolori sciatici. I giovani peduncoli fiorali, pelati e tritati, erano usati in cucina nelle insalate oppure aggiunti al brodo di carne.
Nei primi anni ’40, l’inventore svizzero George de Mestral, osservando al microscopio il sistema dei peli uncinati della bardana e di come essi si attaccano al pelo degli animali, inventò il Felcro, un tessuto che riproduce lo stesso sistema.



















venerdì 30 agosto 2013

LA POESIA DEL MESE DI AGOSTO




ITACA

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Costantino Kavafis (1863-1933)

lunedì 11 marzo 2013

SHOPPING BOTANICO

E' quasi primavera. Mancano ancora una decina di giorni e sono in fermento su cosa coltivare quest'anno nel mio piccolo giardino. Già mi sono accorto che, a causa pioggia insistente, alcuni dei miei adorati Lilium sono passati a miglior vita. R.I.P.

Non ho però il tempo di piangere, tra lo studio e il lavoro ho poco tempo ma un pò di shopping botanico lo devo pur fare !

Ecco quindi i miei nuovi acquisti:

Magnolia stellata

E' questa una pianta molto nota. I fiori sono bianchi, stellati, dolcemente profumati. Può essere  coltivata anche in vaso ed è l'ideale per i  piccoli giardini. Teme il freddo intenso e il ristagno d'acqua. Esiste anche una varietà  fiori rosa. La mia pianta è poco più di un bastone con le radici. Probabilmente fiorirà tra qualche anno, ma io so attendere il fatidico momento.
Luogo d'acquisto: Il Gigante di Curtatone (MN). Costo: Circa 5 euro.

Lilium "Queen of africa"




Lilium "Golden splendor"




Sia il Lilium "Queen of Africa" che il "Golden splendor" sono vecchi ibridi di Lilium regale, creati intorno agli anni '30 dai giardinieri inglesi.
Hanno la robustezza del Lilium regale e anche la loro prolificità. La fioritura è estiva.

Lilium lankongense

Il lilium lankongense è un incantevole giglio a "turbante di turco". I petali dei fiori, rosa pichiettati di rosso, sono incurvati all'indietro come nel nostrano Lilium martagon o Giglio martagone delle nostre Alpi.
Questa specie non è difficile da coltivare ed è alcalino-tollerante.

Lilium "Lady alice"
Anche questo è un ibrido considerato storico. Appartiene al gruppo degli ibridi orientali. Il colore del fiore è inconsueto, Bianco con centro arancio. Richiede terreno acido.

Tra gli esperimenti sementiferi sto tentando di riprodurre i due seguenti gigli:

Lilium auratum var. rubrum-vittatum

E' questa la varietà più rara del più famoso Lilium auratum. I fiori, invece di essere attraversati da una banda gialla, possiedono una banda rossa. E' molto profumato e richiede terriccio acido.

Lilium canadense


Lilium canadense è una specie americana. E' un giglio un pò strano. I fiori sono penduli. I semi possiedono una germinazione instabile ed irregolare. Sembra che richiedano una certa dose di freddo per poter germinare. Per il momento ho messo il vaso all'aperto. Speriamo in bene.