sabato 23 aprile 2011

MUSICA PER IL SABATO SANTO

Per antica tradizionale cristiana il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno che è aliturgico. In questo giorno, che va dal tramonto del venerdì al tramonto del sabato, non si celebra nessuna liturgia, le campane non rintoccano e tutto tace a rappresentare il silenzio di Dio.
Il Sabato Santo è il giorno della misericordia divina. Solo con la grande messa pasquale (Liturgia dell'acqua, del fuoco, della parola di Dio) il silenzio viene spezzato e sostituito dalla gioia pasquale dell'avventuta resurrezione.
A conseguenza di ciò ho scelto un Miserere. Ve ne sono tanti ma quello che ho postato per voi è di Jan Dismas Zelenka (1679-1745). Questo Misere si distacca moltissimo da quello dei suoi contemporanei. Stimato da Sebastian Bach, Zelenka venne rapidamente dimenticato subito dopo la sua morte.

MUSICA PER IL VENERDI' SANTO

Nel 1785 il vescovo di Cadice in Andalusia commissionò a Franz Joseph Haydn un grande oratorio da eseguirsi in chiesa durante la settimana sante. Nacque così uno dei capolavori di musica sacra di Haydn "Le ultime sette parole di Cristo in croce". Questa composizione consta di sette sonate, distribuite in maniera anomala in quando, contrariamente alle usanze musicali del tempo, Haydn accostò, invece di alternare, sonate a ritmo lento con altrettante sonate dal ritmo analogo.
La composizione ebbe un così rapido successo che lo stesso Haydn dovette pubbllicare diverse versioni, per coro, per orchestra, per piano solo, per due organi , ecc.
Quello che vi presento è la settima sonata, nella versione per orchestra, che si conclude con il "terremoto".



In quest'altra versione per coro e orchestra il finale del terremoto è più accentuato e si presenta in tutta la sua drammaticità.

venerdì 22 aprile 2011

MUSICA PER IL GIOVEDI' SANTO

Per il giovedì santo vi propongo il bellismo "Agnus dei" , composto nel 1938, del composiotre americano Samule Barber (1910-1981). Questa sua composizione è anche conosciuta come "Adagio per Archi" e originariamente faceva parte del secondo movimento del quartetto per archi, Op. 11.


mercoledì 20 aprile 2011

MUSICA PER IL MERCOLEDI' SANTO

Per il Mercoledì santo la scelta non poteva che cadere su "Troisième Leçon de Ténèbres pour le Mercredi Saint" di Francois Couperin (1668-1733).

Couperin scrisse Le "Lezioni di Tenebre" per la settimana santa del 1714. Essa è composta da tre pezzi. Quella che vi presento è la terza composizione, giudicata da molti la più bella.
L'intero testo è tratto dalle "Lamentazioni di Geremia" in cui il profeta biblico si lamentava della sorte spettata a Gerusalemente dopo essere stata distrutta dai babilonesi. Il testo è in latino ma le iniziali del testo ebraico vengono vocalizzate dalle due cantanti.
In questa versione la voce umana è accompagnata dal clavicembalo (Couperin era un noto clavicembalista francese), in altre versione vi è l'accompagnamento dell'organo.

martedì 19 aprile 2011

MUSICA PER IL MARTEDI' SANTO

Poichè si sta avvicinando la Pasqua e questa è la Settimana Santa, e poichè fino al giorno del mio esame, che avrò subito dopo Pasqua, non riesco a postare la poesia del mese, ho pensato di farvi ascoltare della musica adatta per l'occasione.
Una sorta di Settimana Santa espressa in musica.

Per il Martedì Santo ho pensato a uno splendido canto gregoriano.

"Ubi Caritas et amor" di Maurice Duruflè (1902-1916).

giovedì 14 aprile 2011

AMARCORD...

"Amarcord" è una parola dialettale che significa "mi ricordo".
Intorno agni anni '80 la RAI aveva trasmesso una serie televisiva a carattere fantascientifico. All'epoca ero adolescente. I miei ricordi sono in bianco e nero ed è rimasto ben poco nella mia mente, giusto solo una nebulosa reminescienza dell'astronave a forma di cabina telefonica e naturalmente il nome, "Doctor Who". É appunto questo nome che sporadicamente compariva all'improvviso nelle mie letture e mi si è incastrato tra un neurone e l'altro, fino a qualche giorno fa quando, per caso, mi sono imbattuto su RAI 4 nella prima puntata della quinta stagione.

Dottor Who, è stata, per circa 30 anni, una serie televisiva cult e molto Very British. Prodotta sempre dalla BBC ha avuto, fin da subito, molti fans e molti seguaci e ammiratori. In Inghilterra, dove la trasmissione ha avuto successo fin dal'esordio, ha provocato una quantità abnorme di pubblicazioni, di libri (sia per ragazzi che per adulti) e la creazione di numerosi gadget come portachiavi e pupazzetti vari. Poi, come tutte le cose, ha avuto termine. Sul finire degli anni ottanta, la serie fantascientifica è andata in soffitta.
Il progetto di una nuova serie è poi stata ripresa, sempre dalla BBC, intorno al 2005 e, complice anche i nuovi effetti speciali, resi possibili dalla tecnologia, Doctor Who è ritornato agli antichi splendori con un incredibilmente successo.
Tutte le storie sono incentrate sulle avventure di un extraterrestre che si fa chiamare semplicemente "Il dottore", unico sopravvissuto della sua specie, e in grado di viaggiare nel tempo. La sua astronave blu, a forma di caratteristica cabina telefonica inglese, si chama TARDIS (è l'acronimo di "Time And Relative Dimension In Space" ovvero "Tempo e Relativa Dimensione nello Spazio"). Possiede una caratteristica assai strana: è molto più grande internamente che esternamente (molto comodo se vivete in una zona densamente abitata). Il dottore si può rigenerarsi per non più di dodici volte (anche questo molto utile). Attualmente siamo già all'undicesimo dottore, il penultimo.
Un pò horror, un pò surreale e anche un pò pop, sono questi gli ingredienti che lo hanno reso molto popolare nelle TV di mezzo mondo.
Se ancora non lo avete mai visto eccovi il trailer della quinta stagione.