giovedì 30 luglio 2009

E PUR SI MUOVE




Se vi dicesti che le piante si muovono sicuramente mi dareste per matto ! Invece è la pura verità ! Vi sono movimenti lenti, come le foglie di un albero che si orientano durante il giorno, o come i viticci di una vite o di una zucca che si avvolgono in pochi minuti attorno a un sostegno. Vi sono anche movimenti più veloci come l'aprirsi o il chiudersi di un fiore alla luce del mattino o al buio della sera. Infine vi sono movimenti rapidi come quello della Mimosa pudica.
La Mimosa è una pianta di origini tropicali. Appartiene alla famiglia delle Mimosaceae ed è molto simile alle acacie tanto che per l'otto marzo, la festa della donna, è proprio un'acacia a essere spacciata per mimosa ! Quindi, occhio donne !
La Mimosa pudica, chiamta anche mimosa sensitiva, ha una strana particolarità: le foglie se toccate, come potete vedere nel video, tendono a chiudersi. Sembra che questo meccanismo sia un mezzo di difesa, oltre alle spine, per apparire agli occhi di un erbivoro, come una pianta appassita e quindi poco appetibile. Le foglie si apriranno dopo pochi minuti. Alla sera assumeranno la posizione di riposo con tutte le foglie chiuse e abbassate.
I fiori sono simili a quelli della mimosa della festa della donna, ma sono di colore rosa, più grandi e isolati e durano uno o due giorni. Qualcuno li definisce simili a un minuscolo cuscino portaspilli.
La si coltiva facilmente da seme che sono acquistabili un pò dovunque. Per chi è di Parma o Mantova guardate nei rispettivi mercati (della Ghiaia e delle Erbe). Sicuramente troverete le bustine ! In alternativa rivolgetevi a Internet.
É considerata pianta adatta a un bambino poichè bisogna impegnarsi molto per farla morire. Richiede molta acqua e terreno umido (che non significa fradico: non è una pianta acquatica !). Preferisce un terreno ricco e poco sabbioso.
Un'altra pianta con foglie che si muovono è la Neptunia plena, di aspetto simile a quello della mimosa ma con fiori gialli e andamento prostrato. É di difficile reperibilità.

lunedì 20 luglio 2009

ANCHE ALLE PIANTE A VOLTE GIRANO




La pianta nel video che ho postato si chiama Desmodium Gyrans (syn. Desmodium motorium) ed è conosciuta anche come "pianta telegrafo" o "pianta danzante".Non è difficle capire il perchè !
Appartiene alla famiglia delle leguminosae. Ogni foglia è costituita da una grande foglia centrale accoppiata con due foglie più piccole laterali. Sono proprio quest'ultime a ruotare. La velocità di rotazione dipende dalla temperatura esterna ed è possibile osservare il fenomeno ad occhio nudo.
La pianta è di facile coltivazione. Si ottiene da seme, ma la germinazione è lenta: occorrono anche 20 o 30 giorni. Non sopporta la siccità, quindi in estate datele un pò d'acqua ! I semi io l'ho acquistati da Chilternseeds, un'azienda sementiera inglese, ma è possibile trovarli anche da Thomson & Morgan (altra azienda sementiera inglese) e su Ebay.

giovedì 16 luglio 2009

GRAN TORINO



Ieri al Cineforum di Rivarolo, gestito dall'Agorà, una cooperativa per i diversamente abili, è stato proiettato il film "Gran Torino" per la regia di Cleant Eastwood.
Il film narra le vicende di Walt Kowalski, interpreatato da Eastwood, un ex reduce della guerra di Korea del 1951, che, dopo la morte della moglie, rimane solo. Walt è un tipo burbero e razzista. Figli e nipoti sono lontani, interessati più alle cose materiali che alle necessità di un vecchio padre, legato al suo mondo di ricordi. A complicare le cose il signor Kowalski vive in periferia, in un quartiere in cui lui è l'unico a rappresentare l'uomo americano, dedito all'amor patrio. Tutti gli altri sono i suoi nemici, i cinesi. Sarà proprio il figlio di uno dei suoi vicini che tenterà di rubare la sua Gran Torino, un'auto degli anni settanta che Walt comprò all'epoca in cui lavorava nelle fabbriche Ford. Ed è da questo piccolo antefatto che si sviluppera la narrazione.

Il film è girato magistralmente da Eastwood in cui è attore e regista e ben sviluppa due temi.
Il primo è quello dell'odio razziale, Kowalski nel film ben esprime tutta la sua disapprovazione verso le abitudini e i riti di una cultura che è assai diversa da quella americana e che durante la guerra egli stesso ha combattuto. Sarà però il tentativo di furto della sua auto che farà innescare un processo di avvicinamento. Alla fine sarà proprio lo stesso Kowalski a capire che i suoi migliori amici, le persone che maggiormente lo hanno amato saranno proprio le persone da lui combattute e non i figli e i nipoti.
L'altro tema è la domanda fatta dal giovane reverendo al signor Walt "Cos'è la morte ? Cos'è la vita ?". Se alla prima parte della domanda risponderà lo stesso Walt affermando che lui la morte la vista da vicino e controvoglia (ha ucciso molti nemici americani), la seconda parte verrà spiegata nella stessa narrazione del film.

Nonostante non ami particolarmente i film di Eastwood, stavolta mi devo ricredere, è veramente suberbo, toccante ed emozionante. Pensavo che fosse uno di quei film "barbosi" o di quelli "piagnosi". Mi sono ricreduto ! Durante la proiezioni mi sono annoiato solo nell'intervallo. Pur non essendo adatto per i bambini (le scene di violenza sono minime), lo consiglio per le proiezioni scolastiche( nelle scuole superiori) in quanto in grado di suscitare un minimo di dibattito.
Se non lo avete ancora visto, beh cosa aspettate ?

venerdì 3 luglio 2009

L'HAIKU PIU' FAMOSO



Questo è sicuramente l'haiku più famoso, ve lo riporto trasliterato in romaji e la relativa traduzione in italiano.

Furuike ya
Kawazu tobikomu
Mizu no oto

Antico stagno
Una rana vi si getta
Il suono dell'acqua

Matsuo Basho

Ora chiudete gli occhi.
Immaginate per un momento di essere in campagna. Siete circondati da campi di grano, di mais, di soia, di pomodori. In fondo al campo, in un angolo, vi è una piccola pozza d'acqua, proprio lì dove s'incrociano i fossi. L'erba non è tagliata. Vi è un gruppo di arbusti e un'imponente quercia. Dal tronco si direbbe che sia molto vecchia. É una piccola oasi di pace, lontano dal traffico cittadino. Udite solamente il cinguettio degli uccelli, il frusciare della brezza del vento tra le fronde, il frinire delle cicale. Improvvisamente decidete di avvicinarvi al bordo di questo stagno. I vostri passi spaventano però le rane che se ne stavano pacifiche vicine all'acqua. E prima ancora di vederle, udite il tonfo della rana. L'Haiku è tutto qui ! Anziché descrivere passo passo, mette solo i punti salienti. Il resto è pura immaginazione.

Da notare, nel video, come è scritta la seconda riga dell'haiku: i primi due caratteri sono Kanji, il resto è hiragana, uno dei due sillabari. Questa mescolanza di caratteri ideografici e sillabe è tipico del giapponese ma non del cinese.
Si nota appena, ma sopra i Kanji si possono notare alcune piccole scritte. Sono in hiragana ed è chiamato furigana. Rappresentano l'esatta pronuncia del carattere. Lo potete riscontrare nei giornali giapponese al di sopra dei kanji meno comuni o nei fumetti e libri per ragazzi.