venerdì 25 dicembre 2009

L'ULTIMO REGALO

Oggi è la vigilia e manca ancora un'ultimo regalo. Questo è per voi che per errore o per interesse siete capitati in questo mio blog. Vi voglio regalare la serenità e lo stupore del Natale. La serenità per vedere qualcosa di positivo anche nelle sciagure e nelle umane disgrazie, lo stupore per meravigliarvi di ogni cosa, per emozionarvi nel leggere una poesia dimenticata, nell'ascoltare una canzone o nel vedere la germinazione di un seme.
Osservate come l'inverno più gelido è in grado di provocare gravissimi danni, come scivolamenti, incidenti stradali, scoppio di tubature, tuttavia è necessario per far germinare i semi. Senza l'inverno non potrete gustarvi la primavera. Vedete quindi ogni cosa in positivo, nonostante tutto !
Tra poco, andrete a cena e io andrò a gustarmi i miei "bisgon" ovvero i tipici tortelli di zucca mantovani (fatti con zucca, mostarda di mele e talvolta amaretti).
Auguri !
Vi lascio con una canzone natalizia del danese Carl Nielsen "Mit Hjerte Altid Vankern" e...



... la tavola imbandita della signora Maura, una vera esperta in questo genere di cose.

P.S. Purtoppo ho dovuto eseguire una procedura pazzesca per inserire le foto nel mio blog usando la connessione di casa. Ho utilizzato flick poichè non sono riuscito in alcun modo a caricare le foto.


Tavole Natalizie
Inserito originariamente da desmodium



Tavole Natalizie
Inserito originariamente da desmodium



Tavole Natalizie
Inserito originariamente da desmodium

sabato 19 dicembre 2009

MISTERO ?

Mistero è la trasmissione, figlia segreta di Voyager, condotta da Ruggeri. Nella puntata di venerdì 18 dicembre 2009 vanno a caccia di fantasmi (e una volta tanto qua non c'entrano gli allieni, loro vero chiodo fisso !).
La caccia avviene nel castello di Groppello, in provincia di Piacenza.
Ascoltate, guardate il video, rabbrividite e...ridete. Per me è stata la puntata più spassosa che abbia mai guardato...e ora ecco a voi i tre spezzoni.







Ora che l'ho avete visto vi dico io cosa sono realmente quei pallini che si vedono muoversi: sono artifizi tecnici che compaiono quando scattate foto in un ambiente umido. Nelle foto scattate da mia madre nelle grotte di Castellana compaiono numerosi, dovrei dedurne che nelle grotte vi sono numerosi fantasmi ?

giovedì 17 dicembre 2009

REGALI VIRTUALI (5)

Eccoci ancora qui per l'ultimo dei miei regali virtuali.

Oggi tocca a Sergio riceverli e vi assicuro che il regalo virtuale scelto è molto particolare e originale.

Sergio è un giovane professore (non è colpa mia se i miei amici sono tutti insegnanti !), insegna francese, è un ferrarista convinto e ama molto un fumetto italiano. Quale ? É Zagor !

Il mio regalo è la possibilità di fare il remake di un film con Zagor (di la verità, pensavi che nessuno avesse fatto un film con questo famoso personaggio, non è vero ?!). Il film si intitola Zagor kara korsan'in hazineleri ovvero "Zagor e l'oro del pirata nero". É degli anni '70 ed è un film turco. Ti dò la possibilità di rigirarlo. Naturalmente tu vestirai i panni di Zagor mentre Isabella sarà la madamigella da salvare da qualche malvagio personaggio, magari imprigionata su isola infestata da coccodrilli e squali. Io, Elena, Matteo e Saba, una volta tanto, faremo i cattivoni (e già mi immagino la Elena e la Saba in questa parte). Spero che ti piaccia questo regalo un pò bizzarro anche perché la ferrari virtuale costava troppo ! Scordati però che io faccia la parte di Cico. Quindi, Ciak si gira ! Per tutti i tamburi di Darkwood!... Aayaaak...

Per darti un piccolo aiuto eccoti alcune scene del film da reinterpretare...



mercoledì 16 dicembre 2009

SULL'HAIKU

"Avete il diritto, suggerisce l'haiku, d'esser futile, breve, ordinario; racchiudere ciò che vedete, ciò che sentite, in un minimo orizzonte di parole: avete il diritto di fondare voi stessi ciò che vi sembra ragguardevole; la vostra frase enuncerà una morale, produrrà un simbolo, voi sarete profondi; con minimo dispendio, la vostra scrittura sarà piena" (Roland Barthes - L'impero dei segni)

É proprio questa
la mia ultima dimora,
cinque piedi di neve ?

Issa (1762-1826)

martedì 15 dicembre 2009

REGALI VIRTUALI (4)

Continuo a fare regali virtuali...e ora è il turno di Isabella.

Isabella è una giovane professoressa di matematica e fisica. A quanto ne so gli piace l'antiquariato e adora le rose. Per lei ho scelto questo libro.


Cosa succede se si somministra a un elefante una potentissima dose di Lsd? Davvero gli uomini preferiscono le donne difficili da conquistare? Perché non riusciamo a farci il solletico da soli? Se cadessimo in un pozzo, il nostro cane verrebbe a salvarci? Non sempre la scienza si occupa di questioni capitali. Nel corso degli anni, decine di ricercatori hanno cercato di rispondere a interrogativi a dir poco bizzarri, che Alex Boese ha raccolto in un libro singolare, a volte inquietante e spesso genuinamente spassoso. Un'opera che descrive esperimenti condotti con metodo rigorosamente scientifico ma ben lontani dal mutare le sorti dell'umanità. Uno sguardo diverso sulla scienza e sui suoi protagonisti: persone che si chiedono il perché delle cose, anche se spesso sono le uniche a farlo, e per darsi una risposta fanno cose apparentemente assurde come stare fermi in auto davanti a un semaforo verde, costruire stadi per scarafaggi corridori o contare i peli pubici dei loro colleghi. Il tutto, ovviamente, per il bene della scienza.

Lo so Isabella !!! Vorresti fare provare ai tuoi studenti la caduta dei gravi di Galileo ! Ricordati che non li puoi buttare dalla torre di Pisa ! Proprio non si puo !!!

giovedì 10 dicembre 2009

REGALI VIRTUALI (3)

a Elena

Come c'era da immaginarsi, Elena ha già letto numerosi libri ed è quindi difficile trovare qualche racconto che non sia passato per le sue letture (D'altronde insegna lettere, mica matematica !).
E così dopo aver scartato alcuni libri come "La mia banda suona il porn" (spero che non sia il suo genere) o come "La parrucca di Hoffmann e il caso dell'omicidio musicale a Berlino" o come "Corso per arpa celtica" ho deciso di regalarle virtualmente qualcosa di diverso: una bambola Daruma.


Le bambole Daruma raffigurano il primo monaco buddista in Giappone, senza mani piedi. Esse sono di solito di colore rosso e senza occhi. Per poterle utilizzare bisogna esprimere un desiderio e dipingere un occhio. Quando questo si avvererà allora si potrà dipingere anche l'altro. In Giappone vi è una festa in suo onore e molti templi li vendono con il loro nome stampigliato sotto.
La bambola Daruma non cade mai, neppure se spinto di lato.
Una volta che si sono dipinti tutte e due gli occhi, il Daruma va bruciato e ciò di solito avviene nell'ultimo giorno dell'anno. Si utilizza un Daruma per volta. Quando si vuole avere un'altro Daruma bisogna bruciare il precedente.
Quindi che aspetti ? Stampa il Daruma, fagli un occhio nero ed esprimi un desiderio !!!

REGALI VIRTUALI (2)

A Elena

Com'era da prevedersi Elena ha già letto il mio libro virtuale che ho regalato e di conseguenza lo cambio con questo che, ne sono quasi sicuro, non ha letto (almeno spero !).



Descrizione: Spesso ci riferiamo alla musica, indipendentemente dal genere, come una cosa piacevole, sia da ascoltare, sia da eseguire. Ci dimentichiamo però che per alcune persone può essere un vero e proprio incubo come il caso di quella signora che non riesce a distinguere la tonalità delle note o come quel signore che non riesce a smettere di eseguire nella propria mente il motivetto ascoltato alla radio.
Il libro esplora la «straordinaria forza neurale» della musica e i suoi nessi con le funzioni e disfunzioni del cervello. Allucinazioni sonore, amusia, disarmonia, musicolessia: da quali inceppi nella connessione a due vie fra sensi e cervello sono causate? Come sempre l’indagine su ciò che è anomalo getta luce su fenomeni di segno opposto: l’orecchio assoluto, la memoria fonografica di alcuni, l’intelligenza musicale in generale e soprattutto l’amore per la musica – un amore che può divampare all’improvviso, come nel memorabile caso del medico che, colpito da un fulmine, nei mesi successivi alla tremenda scossa viene assalito da un «insaziabile desiderio di ascoltare musica per pianoforte». Grazie alle vive testimonianze dei pazienti di Sacks ci troviamo così a riconsiderare in una nuova prospettiva appassionanti interrogativi e assistiamo ai successi della musicoterapia su formidabili banchi di prova quali l’autismo, il Parkinson, la demenza. Dai misteriosi sogni musicali che ispirarono Berlioz, Wagner e Stravinskij, alla possibile amusia di Nabokov, alla riscoperta dell’«enorme ma spesso trascurata importanza di avere due orecchie»: ogni storia cui Sacks dà voce illumina uno dei molti modi in cui musica, emozione, memoria e identità si intrecciano, e ci definiscono.


A Saba

Saba è una giovane professoressa di matematica e di fisica. Suona pianoforte e canta in un coro. Lei dice che canta e suona malissimo. Non ci credete ! Anche se non la conosco ancora bene so che in estate leggeva i gialli alla Agatha Christie. Ecco quindi per lei un libro che ha il sapore del giallo in cui tutta la verità verrà a galla solamente negli ultimi capitoli.


DESCRIZIONE: Margaret Lea è una giovane libraia antiquaria che negli anni trascorsi con il padre tra pagine immortali e volumi sepolti dall'oblio, ha coltivato una quieta passione per le biografie letterarie in cui di tanto in tanto si cimenta. La sua prevedibile esistenza viene sconvolta un giorno da una lettera tanto enigmatica quanto perentoria: "L'ora è giunta. Venga lunedì con il treno delle quattro e mezzo. Manderò una macchina a prenderla alla stazione di Harrogate. Vida Winter". È questo l'invito con cui Vida Winter, sfuggente e carismatica scrittrice alla fine dei suoi giorni, informa Margaret della sua investitura a propria biografa ufficiale. Dopo mille esitazioni - perché proprio lei? sarà all'altezza delle aspettative di una delle più grandi scrittrici viventi? - la giovane parte alla volta dell'isolata magione dell'anziana autrice. Superate non solo le proprie resistenze ma anche le spigolosità della sua difficile interlocutrice, Margaret si accinge finalmente all'opera, rimanendo immediatamente stregata dalle vicende della famiglia Angelfield e dalla sorte di un misterioso racconto che Vida Winter non ha mai voluto pubblicare... La tredicesima storia dipana così davanti agli occhi del lettore non solo il tempestoso trascorrere di esistenze avvolte dal segreto, ma anche la complessa, intensissima amicizia tra due donne di differenti generazioni che, dietro la magica finzione del narrare, troveranno l'una nell'altra verità su se stesse a cui mai sarebbero potute arrivare da sole.

mercoledì 9 dicembre 2009

REGALI VIRTUALI (1)

A Natale, si sa, tutti fanno regali e anch'io ho deciso di farli. Purtroppo però le mie scarse finanze non mi permettono di fare dei reali regali ma solo virtuali. Ecco qui i miei doni ad alcuni miei amici. Con la speranza che gradiscano. Di bello hanno ... che si possono sempre cambiare !

A Matteo.
Matteo è un giovane ingegnere e professore universitario di Scienze dei Materiali, brillante e dinamico, colto e raffinato, si sposta per l'intero mondo per tenere conferenze, convegni e seminari.
Per lui regalo un libro virtuale.

Descrizione: Da dove vengono gli oggetti? L'autore, sociologo americano, spiega la sinergia improvvisa tra i diversi fattori, economici, tecnici, culturali e istituzionali, che concorrono a dar vita a un prodotto e a determinarne il successo. I cavatappi, le caffettiere, i giocattoli, le automobili o le vasche da bagno sono analizzati con l'intento di capire come i desideri delle persone contribuiscano a far diventare le cose quello che sono. Per renderci consapevoli del fatto che un tostapane racconta molto più di quanto pensiamo sul nostro mondo e sul nostro stile di vita.


A Elena

Elena è la dolce metà di Matteo, erudita in diverse discipline, insegna lettere alle superiore e all'occorrenza anche latino. É musicologa nei fatti e suona piano e arpa.
Essendo una grande lettrice anche per lei regalerei un libro virtuale.


Descrizione: "Questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all'orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un'educazione musicale, né una torre d'avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l'intelligenza dell'orecchio sia una necessità fondamentale." (Daniel Barenboim)

martedì 8 dicembre 2009

MAGNIFICAT



Marc-Antoine Charpentier - Magnificat a tre voci, H. 73

lunedì 7 dicembre 2009

UN LIBRO PER NATALE


DESCRIZIONE: Le gardenie e le orchidee, le delicate magnolie e i selvaggi rododendri rendono oggi incantevoli i nostri giardini grazie allo spirito d'avventura dei primi botanici, che nel XVIII e XIX secolo si sono spinti in terre ignote per raccogliere semi e fiori. Questa è la storia di undici uomini e donne tenaci, eccentrici, pronti a rischiare la vita sfidando insidie di ogni genere alla ricerca di nuovi esemplari botanici. Coraggio, cinismo, audacia - tutto questo e altro ancora anima i sogni dei singolari esploratori che nella giungla amazzonica, nel cuore dell'Africa o nell'Estremo Oriente non cessano di cercare i vegetali più bizzarri per la meraviglia dei conterranei della tranquilla Inghilterra. Tra loro la straordinaria Marianne North, artista e scienziata i cui dipinti di piante e fiori adornano ancora oggi le sale dei magnifici Kew Gardens di Londra.

sabato 5 dicembre 2009

L'IMPIEGATO PELLEGRINO

Ebbene sì, anche gli impiegati hanno i loro pellegrinaggi.

Pellegrinaggio Doganale

Intrastat. Non è una parola straniera ma una procedura burocratica europea. In pratica se tu azienda commerci (vendi e/o acquisti) con altre aziende europee sei tenuta a dichiarare mensilmente, trimestralmente o annualmente tutto il tuo fatturato. Se la dichiarazione è mensile, come nel mio caso, non basta dichiarare il totale ma devi indicare ogni genere di articolo venduto o acquistato nella comunità europea. Naturalmente ci sono dei codici numerici uguali per ogni paese dell'unione. Il problema sono le descrizioni che spesso non coincidono con la tua descrizioni. Non basta segnalare che tu hai venduto un tubo, ad esempio, ma devi indicare il diametro, il tenore di carbonio e/o di berillio, se è di acciaio stampato oppure no, se è adatto alla saldatura, se è di acciaio o di plastica, eccetera. E via quindi a scorrere lo schermo per localizzare, tra migliaia di codici quello giusto per te.
La dichiarazione si può fare sia per via cartacea, sia per via telematica. Ed è da qui che sorge il problema. Dall'anno prossimo l'unica via accettata è quella telematica. E quindi inoltra la domanda (via internet). Poi stampa l'atto di delega (l'amministratore è allergico ai doganieri), richiedi la carta d'identità in originale. Telefona in dogana per assicurarti degli orari di apertura e già che ci sei chiedi pure del perché la carta di identità (dell'amministratore) deve essere in originale ("ma non basterebbe una fotocopia ?" domandi. "Beh, sa non sempre vengono bene e spesso non sono chiare !" rispondono). Chiedi quindi la carta di identità all'amministratore il quale (malfidente) ti chiede "Ma me la restituisci, però ?". La voglia di farne coriandoli è grande ma mi trattengo. Aspetti che te la porta poi telefoni (dopo due ore di attesa). "Si, arrivo subito !". E c'è l'hai il giorno dopo. A proposito ma dov'è la Dogana ? Chiedi quindi spiegazioni. Poi furbo ti porti dietro comunque il navigatore. "Tra trecento metri svoltare a sinistra !" ti dice. "Ma c'è un divieto d'accesso !". "Ora svoltare a sinistra !", insiste. "T'ho detto che c'è un divieto, stupido navigatore !". E tiri diritto. "Appena possibile fare inversione a U". A questo punto sei esasperato ma riesci comunque a trovare la strada. "Tra duecento metri avete raggiunto la destinazione" fai lui ! E davanti a voi si estende il nulla !
In lontananza vedi alcune aziende. Cerchi gli uffici della dogana. Giri intorno al quartiere, poi vedi una persona e chiedi: "No parlare Italien", risponde. E via che riparti in cerca di qualcun'altro. Ah, eccone uno, là in fondo. "No capire", dice. Possibile che vi siano tutti stranieri. Poi dove vario cercare vedi con la coda dell'occhio un cartello appeso al un cancello: "Uffici della Dogana". Ti fermi. Finalmente ! Noti subito che al cancello c'è una robusta catena. Suoni al citofono. Nessuno risponde. Dall'altra parte noti alcune macchine e (ti credi veramente intelligente, ne !) concludi che deve esserci un'altra entrata. Finalmente entri nel parcheggio. Davanti a te il cubiciattolo di DHL, un corriere. Hai un sospetto. Ti giri e vedi una magnifica rete che separa DHL dalla dogana. Urli di disperazione. Esci con la macchina, nuovo giro, nuove persone (straniere, of course). Poi ripassando davanti osservi finalmente l'ingresso. É nascosto da un'alta siepe. L'edificio della Dogana è totalmente anonimo, nessuno cartello (tranne quello visto prima), nessuna scritta. Entri e cerchi l'ingresso. Vi sono molte porte ma quale sarà quella giusta ? Poi scopri che su una di esse c'è un minuscolo cartellino imbrunito dal tempo dello stesso colore della porta a vetri. "Entrata" recita. E tu entri ringraziando tutti i santi. Consegni la tua richiesta. L'addetto alla ricezione ti guarda e ti dice "Spiacente, il server s'è bloccato ! Aspetti oppure torni un'altra volta !". Poi l'impiegato aggiunge "Sa, hanno reso obbligatorio la trasmissione telematica ma il governo e il ministero si sono dimenticati di potenziare il server." Nella tua mente si sviluppa una sola parola "Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh !!!" e poi un'altra [censura].
E torni nel tuo ufficio, senza corrente, senza riscaldamento ma soprattutto senza stipendio da due mesi.

Per addolcire un po' la "drammatica" vicenda eccovi la prima parte di un altro pellegrinaggio: Der Rose Pilgerfahrt (Il pellegrinaggio della rosa), op 112 di Robert Schumann.

martedì 1 dicembre 2009

LA POESIA DEL MESE DI DICEMBRE




Domenica 29 novembre 2009 alle ore 15 presso il Teatro Alberti di Desenzano del Garda si è tenuta la XII edizione del concorso di poesia "Dipende - Voci del Garda". Tra i vincitori di questo prestigioso premio vi sono anch'io partecipando nella sezione Haiku in italiano.
Figuratevi lo stupore e l'emozione quando mi hanno chiamato sul palco per ricevere il Primo premio e non solo per un haiku ma per tutti i tre poemi presentati.
Ma prima di poterveli fare leggere ecco la motivazione della giuria.

Motivazione: Vengono premiate tutte e tre le composizioni per la loro convincente qualità sia nel trattare il tema personale che quello della natura che ci circonda.

E ora eccovi gli Haiku premiati.

HAIKU N° 1

Anche se uscissi
non troverei nessuno.
Inizio autunno


Haiku N° 2

Si stende un velo
di silenzio sui tetti:
vola la neve.


Haiku N° 3

Ferie d'agosto:
la fatica di un anno
è un'orma lieve.




Un ringraziamento alla giuria e ai miei amici (Matteo, Elena, Sergio, Isabella, Ester e Saba) per avermi regalato questa indimenticabile giornata.

Ed ora eccovi il video della premiazione. É un pò scuro e non è di buona qualità ma accontentavi lo stesso (ed è già tanto che sia riuscito a caricarlo su youtube).

Per chi volesse leggere le altre poesie premiate vi consiglio di andare sul sito di Dipende oppure di abbonarvi al loro giornale: www.dipende.it