venerdì 5 agosto 2011

LA PIANTA DEL MESE DI AGOSTO


ALTEA

Famiglia Malvaceae
Nome botanico: Althaea officinalis
Nomi volgari: Altea, Bismalva, Malvone

Descrizione: Pianta di colore grigio feltroso, di 50-120 cm; foglie con 3-5 lobi, grigio-feltrose, alterne; fiori riuniti in corrispondenza delle ascelle fogliari, larghi 3-5 cm, di colore lilla pallido, raramente bianchi; 7-9 lobi dell’epicalice, lanceolati, più corti dei sepali ovato-acuminati.
Il frutto è circolare, peloso, avviluppato dal calice e costituito di numerose capsule che si separano alla maturità. Fioritura da giugno ad agosto.

Etimologia: il nome del genere “Althaea” deriva dal greco e significa “Curare”. Il termine della specie “officinalis” indica invece che la pianta ha virtù medicinali

Curiosità
La famiglia delle Malvaceae, a cui l’Altea appartiene, conta circa un migliaio di specie tra cui i generi Malva, Hibiscus e Gossypium (cotone).
Da sempre questa pianta è stata utilizzata da numerosi popoli per le sue proprietà medicinali e fonte di storie e leggende.
Presso i greci Altea era il nome di una famosa guaritrice nonché madre di Meleagro. A lei le Parche predissero che la vita del figlio sarebbe terminata quando il ceppo nel focolare sarebbe stato consumato totalmente dal fuoco. Altea corse quindi a levarlo mezzo bruciacchiato e lo conservò gelosamente. Divenuto adulto Meleagro, durante una battuta di caccia con i fratelli della madre, uccise il cinghiale di Calidone e ne donò la pelle ad Atalanta di cui si era invaghito. Ne nacque così una disputa con gli zii che non reputavano giusto donare un premio a una donna. Meleagro offesosi li uccise tutti a colpi di lancia. La madre in un eccesso d’ira prese il tizzone che custodiva con cura e lo rigettò nel fuoco determinando così la morte improvvisa del figlio. Poi presa da rimorso si suicidò.
Presso i romani un piatto a base di radici di altea era considerato una delicatezza mentre in Giappone tre foglie di altea stilizzate inscritte in un cerchio erano il blasone (in giapponese mon) della nobile famiglia Tokugawa (shogun dal 1603 al 1868).
Gli inglesi la chiamano Marsh Mallow (letteralmente “malva delle paludi”) e anticamente con le sue radici si faceva il dolce omonimo.
Citata sia da Plinio che da Virgilio la pianta di altea contiene mucillaggini (6-9% nelle foglie, 10-15% nelle radici), amidi, ossalato di calcio e asparagina.
In erboristeria, a causa del suo alto tenore di mucillaggini, possiede azioni emollienti e la si usa sotto forma di infuso per gargarismi e colluttori nei casi di stomatite, gengivite, glossite, nei casi di irritazione cutanea, in alcune malattie dell’apparato digerente e per mitigare l’azione di alcuni farmaci irritanti.
È importante far notare che l’infuso a freddo possiede proprietà emollienti mentre l’infuso a caldo ha proprietà astringenti.

Dove si trova
L’altea ama i luoghi paludosi ed è quindi possibile osservarla lungo le rive di fossi incolti e lungo le sponde dei canali.

Nessun commento:

Posta un commento