sabato 3 luglio 2010

LA POESIA DEL MESE DI LUGLIO


Koto ni idete
iwanu bakari zo
minasegawa
shita ni kayoite
koishiki mono o


Non rivelo
con parole il mio amore;
ma il mio anelito, profondo
come fiume sepolto,
fluisce segretamente verso di te.



(Ki No Tomonori (m. 905 ) - Kokin, 12, 607

Questa splendida poesia di Tomonori si riferisce all'amore segreto verso la donna da lui amata. É quasi un amore adolescenziale. L'amore non viene espresso a parole o gesti ma tuttavia esiste ed è nascosto nel cuore di chi ama per confluire, in gran segreto, verso l'amata.
Questo componimento si trova nel Kokin Waka Shuu (letteralmente "Raccolta di poesie antiche e moderne"), dodicesimo rotolo (dedicato alle poesie d'amore).
Redatto intorno al X secolo per ordine dell'imperatore Daigo (897-930), il Kokin raccoglie 1111 poesie di diverso genere e, per ordine imperiale, non comprende nessuna poesia contenente nel Man'yooshuu (letteralmente "Raccolta di diecimila foglie". Contiene più di 4000 componimenti). Tutti i componimenti sono stati compilati e ordinati in 20 rotoli ognuno dei quali dedicati a un argomento diverso. E così troviamo quali argomenti poetici la primavera, l'estate, l'inverno, l'autunno, l'amore, le felicitazioni, le separazioni, i viaggi, i nomi di cose, le elegie, poesie varie, poesie di varia forma e i canti della corte. Successivamente Fuijwara No Teika (1162-1241) ne curerà una nuova edizione che è quella tuttora utilizzata e letta in Giappone.La raccolta  si apre con una splendida introduzione di Ki No Tsurayuki che riporto integralmente:
"La poesia giapponese, avendo come seme il cuore umano, si realizza in migliaia di foglie di parole. La gente in questo mondo, poiché vive fra molti avvenimenti e azioni, esprime ciò che sta nel cuore affidandolo alle cose che vede o sente. Si ascolti la voce dell'usignolo che canta tra i fiori o della rana che dimora nell'acqua; chi, tra tutti gli esseri viventi, non compone poesie ?  La poesia, senza ricorrere alla forza, muove il cielo e la terra, commuove perfino gli spiriti invisibili e le divinità, armonizza anche il rapporto tra l'uomo e la donna, pacifica pure l'anima del guerriero feroce"

Un commentatore del Kokin, Fujiwara No Shunzei (1114-1204) aggiunge:
"E dunque, se non ci fosse la poesia, pur visitando il fiore di primavera o guardando le foglie autunnali, nessuno capirebbe né il colore né il profumo; allora in che cosa si potrebbe riconoscere l'essenza del bello ?" 

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