mercoledì 28 luglio 2010

POLIUTO

Una mia carissima amica (Elena, è sempre lei !), mi ha chiesto se avessi leggende sull'arpa, magari giapponesi o cinesi. Putroppo non ho nulla ma ho scoperto qualcos'altro che forse non le dispiacerebbe troppo ed è contenuta in un'opera lirica: Poliuto di Gaetano Donizetti.
Quest'opera, la numero 37, è l'ultima della sua produzione italiana e fu anche la causa del suo trasferimento a Parigi, fuori dalla censura borbonica.
Commissionata dal Teatro San Carlo di Napoli nel 1837 non fu mai pubblicata anzi fu bloccata dalle loro maestà borboniche poichè considerata di contenuto "troppo sacro". L'opera infatti narra della conversione, sotto l'imperatore Decio Severo, di Poliuto e di sua moglie Paolina che naturalmente verranno per questo martirizzati nell'atto finale.
Poichè pure il re di Napoli si mosse per annulare la prima, a Donizetti non rimase altro che trasferirsi a Parigi attirandosi le ire dei compositori francesi. Sembra che fossero gelosi a tal punto che più di uno sbottò dicendo che egli (Donizetti) si era preso tutti i teatri della capitale e che per loro non c'era più spazio.
Poliuto fu inscenato all'Operà di Paris con il titolo di "Les martyrs".
Ecco per voi l'overture.


Nell'ultimo atto è contenuto il duetto "Il suon dell'arpe"

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