venerdì 28 agosto 2009

ERBA PARIS


L'erba paris, conosciuta anche con il nome botanico di Paris quadrifolia, è una pianta erbacea assai diffusa anche se sporadicamente. Il nome del genere non richiama il nome latino di Parigi, come farebbe pensare, ma significa "di numero pari". Quello della specie invece indica il numero delle foglie (in questo caso quattro). La pianta è di facile indentificazione: da uno stelo, alto 15-20 cm, compaiono 4 o 5 foglie verticillate (le foglie si incontrano tutte in un punto lungo lo stelo). Dal centro emerge da prima un piccolo fiore verdastro e poi una bacca bluastra. Il nome volgare di Uva di Volpe la dice tutta sulla pericolosità di questa erba. Di regola nomi come uva di volpe, bacche di lupo o di orso, indicano che la pianta non è commestibile. L'erba paris è altamente tossica. L'alcaloide contenuto in essa si chiama "Paradina". L'ingestione provoca nausea, vomito, vertigini, convulsioni, delirio, sudorazione diffusa e secchezza delle fauci. In piccole dosi può essere utilizzata contro le coliche, le palpitazioni cardiache, per combattere le bronchiti. Si conoscono però casi di avvelenamento mortale in bambini e adulti.
Nonostante tutto rimane comunque una pianta affascinante, in particolare alcune specie di origine orientale come Paris yunnanensis dalle foglie riccamente decorate da striature bianche.
La foto di questa pianta è stata scattata a Soraga la dove la strada che da Soraga Alta in direzione di Pozza si incrocia con la ciclabile.

Circa un ventennio di anni fa era presente sul territorio del mio piccolo paese. Lungo il corso del canale "Bonifica" erano presente piccole montagnole frutto del lavoro di escavazione dello stesso di epoca ottocentesca. Su queste montagnole si svilupparono poi piccoli boschetti ombrosi e proprio nel sottobosco avevo rinvenuto per la prima volta questa piccola ma pericolosa erba.

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