sabato 13 febbraio 2010

CANZONE GROENLANDESE

Come spesso succede nell'opere liriche, quasi tutti i compositori hanno composto le loro arie più famose prima per pianoforte e poi per orchestra. Non è frequente neppure il riciclo di partiture giovanili o scritte per tutt'altre occasioni e successivamente rimaneggiate per adattarle all'opera lirica nascente.
É questo il caso di Alfredo Catalani la cui opera più famosa (e pure l'ultima) è "La Wally" diretta per la prima volta da Arturo Toscanini. L'opera piacque talmente tanto al giovane direttore che chiamò la figlia come il titolo di questa composizione: Wally.
Catalani, essendo musicalmente vicino a Wagner, non fu mai amato da Verdi tanto che quest'ultimo cercò di sabotare, presso la Ricordi, l'esecuzione di alcune sue opere. Dopo la sua morte, avvenuta per tubercolosi nel 1893, preso forse da rimorso, Verdi  ne ordinò un busto da porre della sua residenza.
Le opere di Catalani non sono molte e, a parte la Wally, neppure tanto conosciute. Tuttavia scrisse moltissimi pezzi per pianoforte e canto, come era d'uso all'epoca.
Quello che vi propongo è Canzone Groenlandese (Titolo originale: Chanson groënlandaise) del 1878 di Catalani, da una poesia di Jules Verne. Qua e là si sentono le rimenescenze della celebre aria "Ebben me ne andrò lontana" di "La Wally".





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