lunedì 22 giugno 2009

LILIUM


Questa è l'Annunciazione di Philippe de Champagne. Molti sono i particolari, anche simbolici, come il piede nudo della vergine simbolo di umiltà, che si possono osservare e ammirare. Ciò che ci interessa in questo momento è quello che regge l'arcangelo Gabriele. Si tratta di un lilium ovvero di un giglio, di colore bianco e dal profumo intenso, simbolo di purezza e di grazia. É il Lilium candidum o giglio della madonna ed è uno dei tanti gigli disponibili sul mercato florovivaistico.

I lilium sono piante bulbose caratterizzate principalmente dall'avere il bulbo a
scaglie (quindi senza le tuniche come le cipolle o i narcisi) e foglie lineari. La difficoltà di coltivazione varia a seconda delle specie: si va dal facile come Lilium candidum al medio-difficile come Lilium longiflorum.
Se i botanici hanno classificato questi fiori in unico genere i giardinieri si sono invece complicati le cose distribuendoli in diverse categorie a seconda della forma del fiore. E così abbiamo fiori a stella, come la maggior parte delle specie americane, a campana come L. mackliniae o come L. nepalense, a tromba come L. longiflorum, L. candidum, L. regale o a "turbante di turco" come L.
martagon. É importante far notare che i lilium non amano ne il ristagno d'acqua ne la siccità. In genere sono rustici, tranne alcune specie di origine tropicale.

Come si moltiplicano però i lilium ? Vi sono quattro modi per ottenere nuove piante.
1) Divisione dei cespi. I gigli con il tempo tendono a ingrandirsi e in un tempo variabile da due a cinque anni è necessario sollevarli da terra e dividerli.

2) Bulbilli. Alla base della pianta spesso si formano piccoli bulbi. É sufficiente staccarli e trapiantarli in una nuova sede per avere nuove piante. Alcune specie, come Lilium croceum, tendono a formare piccoli bulbi alla base delle foglie, invece che alla base del fusto.


3) Squame. Come abbiamo detto prima i bulb
i sono composti da numerose squame. Una tecnica di moltiplicazione consiste proprio nel prendere queste squame e nell'infilarle per circa un terzo nel terreno con la punta verso l'alto. Le prime foglie appariranno in circa 2-4 mesi.

5) Semi. É la tecnica che preferisco, l'unico inconveniente è che potrebbero volerci anni prima che la pianta possa fiorire. I semi di lilium si dividono in due categorie, quelli epigeo e quelli ipogei. I primi, gli epigei, emettono prima le foglie e poi il bulbo mentre i secondi fa
nno esattamente il contrario, prima il bulbo e poi le foglie.
Per seminarli ecco come procedo. Innanzitutto vi occor
re dell'acqua sterile (l'acqua minerale in bottiglia può andare bene), un contenitore di plastica con coperchio del tipo di quelli per conservare i cibi in frigorifero, carta assorbente e un disinfettante. Per prima cosa lavatevi le mani, disinfettatele e pulite il vostro piano di lavoro con altro disinfettante (potete utilizzare candeggina al 20 %). Prendete poi il vostro contenitore, apritelo e sul fondo ponente un doppio strato di carta assorbente (quella che si utilizza in cucina va più che bene). Aggiungete una piccola quantità d'acqua sterile. Con una pinzetta distribuite i vostri semi: fate attenzione che non si tocchino a vicenda. Chiudete con il coperchio e mettete in un luogo caldo, ad esempio su un calorifero. Di tanto in tanto controllate. Se su alcuni semi vedete svilupparsi la muffa, spostate i semi residui in altro contenitore. La germinazione avverrà in circa 15-20 giorni. Appena vedete le prime foglie trapiantate aiutandovi con una pizzetta. La fioritura potrà avvenire in 2-7 anni. Alcuni amano lavare i semi in acqua per poi trattarli con una soluzione al 2 % di candeggina per poi sciacquali nuovamente. Questo riduce la possibilità che si sviluppi la muffa.

Ma ora ecco i miei risultati:

In alto, di colore giallo picchiettato di nero è Lilium tigrinum var. luteum.
In basso di colore arancione picchiettato di nero con i fiori a "turbante di turco" è Lilium davidii. Quest'ultima specie è una delle poche che richiede il sostegno per i fusti. Quella fotografata aveva tre fiori ma con gli anni può averne anche 20 o 30. Le piante sono fiorite dopo soli due anni dalla semina.

Se volete coltivarli ma non avete pazienza e siete alle prime armi, io vi consiglio di provare il Lilium regale, dai fiori a tromba, bianchi dentro e rossi fuori. Esistono anche ibridi totalmente rosa o totalmente gialli. É pianta vigorosa e resistente. Richiede divisone dei cespi ogni due anni.

Se invece volete impressionare i vostri amici e parenti vi consiglio due specie: la prima è Lilium giganteum (ora Cardiocrinum giganteum). La pianta sviluppa fusti alti dai tre ai cinque metri. I fiori sono a tromba, di colore bianco. I bulbi possono arrivare a pesare anche 10 kili. L'unico inconveniente è che fioriscono una sola volta.
La seconda, considerata la più bella specie, è Lilium auratum o giglio sacro del Giappone. Cresce spontaneo sulle pendici del monte Fuji. I fiori sono bianchi picchettati di rosso e ogni petalo è attraversato da una banda di colore giallo. Per saperne di più sui gigli e per osservarne l'incredibile varietà di forme e colori rimando alla voce di wikipedia in inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/Lilium

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