domenica 31 gennaio 2010

OTELLO

Quando si parla di Otello si pensa subito a Shakespeare o a Verdi i quali hanno entrambi scritto un opera dal titolo omonimo. Verdi, su libretto di Boito, si ispirò al celebre poeta e drammaturgo inglese per creare una delle opere più famose. Tra i due però vi è un'altro compositore famoso più che altro per altre opere liriche. Si tratta di Gioacchino Rossini. Pure lui, su libretto di Francesco Berio di Salsa, compose quest'opera dal titolo omonimo. La storia però non ricalca affatto quella fatta da Shakespeare (che lui non conosceva) ma si è presa molte libertà, fino a creare due finali, uno a lieto fine, in cui Otello e Desdemona si riapacificano, e un altro con un finale drammatico in cui Desdemona viene soffocata e Otello condannato a morte dal Doge di Venezia.

Tratto dall'Otello di Rossini "Assisa a piè d'un salice" per mezzo-soprano, arpa e orchestra .



Ed eco il testo.

Assisa a' piè d'un salice,
immersa nel dolore,
gemea traffita Isaura
dal più crudele amore:
L'aura tra i rami flebile
ne ripeteva il suon.
I ruscelletti limpidi
a' caldi suoi sospiri,
il mormorio mesceano
de' lor diversi giri:
L'aura fra i rami flebile
ne ripeteva il suon.
Salce d'amor delzia!
Ombra pietosa appresta,
di mie sciagure immemore,
all'urna mia funesta;
nè più ripeta l'aura
de' miei lamenti il suon.


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