martedì 12 gennaio 2010

UNA FIABA MALEFICA

E chi l'ha detto che le fiabe devono finire bene ? A dispetto della sua musica a volte dolce e suadente, "Le coq d'or" ovvero "Il gallo d'oro" di Nikolaij Rimskij-Korsakov, l'ultima sua opera lirica, è una fiaba in cui tutto finisce nel peggiore dei modi. Scritta nel 1907 ed eseguita nel 1909, dopo la morte del compositore, vuole essere una feroce satira verso lo Zar che nel 1905 era stato sconfitto dal Giappone.

La storia narra dello zar Dodon che pretende di governare il suo regno dormendo. Un astrologo gli viene in suo aiuto e gli regala un gallo d'oro, una sorta di orologio capace di svegliarlo al minimo pericolo. In cambio lo zar chi concederà qualsiasi cosa. Lo zar è quindi felice e contento di poter riposare senza problemi ma a tarda notte il gallo inizia il suo "chicchiricchi". Lo zar capendo che c'è un pericolo manda uno dei suoi figli per eliminare i nemici del regno. Il gallo è però insistente, e uno dopo l'altro i figli dello zar vanno al fronte. Alla fine quando lo zar deciderà di svegliarsi si accorgerà che i suoi figli si sono uccisi tra di loro per amore di una donna, la regina Cemachan. Anche lo zar se ne innamorerà e la porterà a nozze. L'astrologo vedendo il corteo nuziale decide di chiedere in sposa la giovane regina quale ricompensa per il gallo. In risposta lo zar gli darà uno scettro sul capo. É a questo punto che il gallo d'oro si sveglierà dal suo letargo e inizierà a beccare la testa dello zar fino ad ammazzarlo ed è così che si conclude la fiaba.
"Le coq d'or" è ben altra cosa di quella bellisima opera lirica scritta sempre da Korsakov nel 1900, che è "Tsar Saltan" ossia "La fiaba dello zar Saltan".


Quello che vi propongo è "L'inno al sole" della regina Camechan


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